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Specialità in birreria

"C'è più spirito in fondo ad una bottiglia che in tutti i libri di filosofia" Louis Pasteur

All'Amadeus pub la birra occupa il posto d'onore. La nostra è una vera e propria passione per questo "nettare" la cui nascita risale a ben 7000 anni fa. Bionda, rossa, fermentata, cruda o al triplo malto non conta, ciò che importa è amarla e gustarla in buona compagnia.

Kwak

Produttore: Bosteels Brouwerij
Nazione di appartenenza: Belgio
Gradazione: 8.00% Vol.
Stile: Ale stile Belga - Ale belga
Colore: ambrato
 
Prodotta in Belgio nella località di Buggenhout, la Kwak è una birra doppio malto da 17,5 gradi saccarometrici. La birra Kwak, ad alta fermentazione, si presenta di un bel colore ambrato vivace e con una delicata schiuma, fine, persistente e davvero piacevole.
All´olfatto risulta essere decisamente speziata e dolce, distinto anche il sentore di malto che la rende ancora più invitante. Al palato offre un caldo aroma di caramello con un retrogusto molto amaro che, a mio modesto parere, stimola a prenderne subito un altro sorso.
Normalmente questa buona birra viene ricordata immediatamente anche per il curioso e particolare bicchiere nel quale viene servita. Sicuramente originale, il bicchiere per la piccola è simile ad un weizenbecker ma molto stretto al centro, mentre per la media è simile al Balloon ma dal gambo parecchio lungo e sottile.
La Kwak si abbina bene a crostate di frutta o crema, ed ai dolci in genere.

 

Guillotine

Produttore: Brouwerij Huyghe
Nazione di appartenenza: Belgio
Gradazione: 9.30% Vol.
Stile: Ale stile Belga - Belgian Strong Golden Ale
Colore: dorato
 
Dalla Brouwerij Huyghe vicino Gent, famosa per le bottiglie smaltate e per l´elefantino rosa, ecco una birra bionda forte che si fa dare del Lei. La Guillotine si presenta con un colore dorato e un prosperoso cappello di schiuma bianca.
l profumo è piuttosto standard, molto fruttato, domina su tutto l´albicocca, ma si riescono a percepire anche uvetta, canditi e anice.
Al gusto invece, viene svelata la peculiarità di questa birra, che colpisce le papille gustative con un ottimo contrasto dolce-speziato: impossibile non riconoscere tra le venature di frutta e lievito anche delle punte di pepe che lasciano il degustatore piacevolmente sorpreso.
Tutto questo melange di sapori e odori nasconde molto bene il grado alcolico della birra che si assesta sui 9,3 gradi.

 

Bulldog

Produttore: Scottish & Newcastle Breweries
Nazione di appartenenza: Inghilterra
Gradazione: 6.30% Vol.
Stile: Ale stile Britannico - English Ale
Colore: biondo scuro

Nata nel 1947 nella celebre birreria inglese Courage, Bulldog è la birra premium strong ale dalla grande forza alcolica che dona il massimo di sé quando viene degustata non troppo fredda: in questo modo si ossigena e dona intense sensazioni che possono affascinare anche il più esperto bevitore; nel bicchiere, essa rilascia gradualmente piacevoli aromi fra i quali sono facilmente riconoscibili il deciso luppolo a cui si avvolgono venature più dolci conferendole un’armonia che preannuncia il grande ed equilibrato sapore che sapientemente coniuga gusto e potenza.

Duvel

Produttore: Moortgat
Nazione di appartenenza: Belgio
Gradazione: 8.50% Vol.
Stile: Ale stile Belga - Belgian Strong Golden Ale
Colore: oro intenso
 
Tra le acclamatissime strong ale belghe, la Duvel è senza dubbio la più nota. Un classico della birra, se vogliamo. La storia vuole che proprio questo gioiello nato a pochi chilometri da Bruxelles sia stato una delle prime ale chiare mai prodotte. Il colore è oro schietto, la schiuma ben strutturata e tremendamente rigogliosa; eviterei quindi di versare la Duvel sopra il tappeto della sala….
L’aroma è un bouquet di fiori con il tipico tocco amarognolo del luppolo inglese e l’inconfondibile freschezza del Saaz; una miscela ardita ma deliziosa. Al primo sorso si resta sorpresi di fronte ad una frizzantezza insolita; man mano che ci si abitua, però, è il gusto fruttato, così chiaramente belga, a farsi strada: agrumi canditi, uva e mele cotte sono solo alcune delle sfumature.
Il finale, così severamente secco, è un ennesimo colpo di scena.
Tipica birra da aperitivo, dati il carattere frizzante e la gradazione alcolica, la Duvel è consigliata anche come accompagnamento a verdure crude o, magari, a un’insalata di riso.
Personalmente l’ho apprezzata moltissimo con una Waldorf Salad, fatta di noci e mela verde a pezzettini.

Per fare la birra

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    La germinazione dell'orzo
    Per produrre il malto, prima di tutto si fanno germogliare i chicchi d’orzo mettendoli a bagno in acqua, consentendo in tal modo lo sviluppo degli enzimi che permetteranno poi di trasformare l’amido in essi contenuto in zuccheri solubili in acqua.
  • 2
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    Essicazione del malto
    I graticci sui cui i chicchi germinano sono concepiti per garantire un’areazione adeguata, indispensabile per una crescita omogenea. Il malto verde così ottenuto viene essiccato in appositi forni per due giorni: le diverse modalità con cui può essere effettuato questo processo danno origine a vari tipi di malto di diverso colore, in grado di conferire un carattere particolare al prodotto finito.
  • 3
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    Ammostatura
    Successivamente l’orzo maltato è introdotto in una macchina molitoria che lo riduce in una farina grossolana, poi diluita in acqua calda. La miscela così ottenuta, denominata mash, viene immessa in una caldaia e mescolata al fine di ottenere un insieme omogeneo che, successivamente chiarificato, dà luogo al cosiddetto “mosto”. Quest’ultimo è poi immesso in un’altra caldaia, dove viene aggiunto il luppolo. II tutto viene portato a ebollizione e “scremato” delle parti solide e delle proteine in eccesso. Raffreddata e posta in vasche, la miscela è pronta per la fermentazione, innescata dall’immissione del lievito.
  • 4
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    Amilasi
    Questa fase, denominata amilasi, avviene a una temperatura di 63 °C, dura circa trenta minuti e trasforma l’amido in destrine e maltosio: le prime danno alla birra il tipico gusto “pieno”, mentre il secondo fermenta. Il mosto viene poi fltrato e separato dalle trebbie, ovvero dalle scorze del malto d’orzo, che vengono riciclate come alimento per il bestiame.
  • 5
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    Caratterizzare una birra
    Una volta filtrato, il mosto viene bollito una seconda volta per circa un’ora e mezzo/due ore: è il momento in cui le proteine coagulano e precipitano, mentre gli enzimi vengono disattivati e il liquido si sterilizza e si concentra. Nella caldaia di cottura avviene l’ultima fase della lavorazione del mosto, che vede entrare in gioco l’elemento amaricante, ovvero il luppolo, che viene introdotto in quantità variabile fra i 200 e i 600 grammi per ettolitro.
  • 6
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    La fermentazione
    Quando la quantità di mosto “vergine” inizia a scarseggiare, il lievito inizia a sedimentarsi: alla fine della fermentazione, infatti, soltanto pochi milioni delle sue cellule per millilitro rimangono in sospensione in quella che a tutto diritto si può ormai già considerare come birra. Spetta al mastro birraio la scelta del lievito più adatto alla creazione di ogni specifica qualità di birra.